Recensione : Il quadro mai dipinto







Titolo: Il quadro mai dipinto
Autore: Massimo Bisotti

Prezzo: 13,50
Pagine: 228
Editore: Oscar Absolute Mondadori
Pubblicazione: 2017
Valutazione : ****/*
Trama: Patrick è un pittore che, in una mattina di giugno, lascia Roma per ricominciare da zero a Venezia,
città d’acqua e d’incanto. Prima di partire vuole dare un ultimo sguardo al quadro che ritrae la donna che
ha molto amato, ma quando scopre la tela la vede vuota. Sgomento, Patrick corre all’aeroporto. Durante
il volo batte la testa e all’arrivo si ritrova confuso, non riesce a ricordare il motivo per cui è partito. In
tasca ha un biglietto con un indirizzo: «Residenza Punto Feliz». Qui troverà una strana famiglia ad
accoglierlo. La nuova vita di Patrick scorre tra amnesie e scoperte, finché a una festa incontra Raquel e
non ha dubbi: è lei la donna sparita dal suo quadro. Un libro sul perdersi e il ritrovarsi, sulla memoria e
l’accettazione di se stessi, sull’importanza di restare fedeli al precetto più vero e necessario: “mai
controcuore”.

RECENSIONE

<<…innamoratevi, non di chi vorrete raggiungere a ogni costo, ma di chi una volta raggiunto non vi farà più desiderare uscite di sicurezza...>>

E proprio quando tutto sembra perduto arriva quel libro che un po’ ti sconvolge,anche se una volta finito non riconosci se in bene o in male. Dovrò lasciarmi andare senza ulteriori indugi, mi son detta, e allora perchè fatico a leggere, perchè ogni pagina sembra un muro tra le mie mani?
La risposta è molto semplice che purtroppo arriva alla mia mente sola alla fine della lettura, dopo averci messo mesi per concluderla.
Attenzione questo non è un invito a non leggere il libro in questione, ma bensì un modo per farvi entrare in sintonia con le parole e la lettura.
Questo libro è l’esatto esempio di quello che io chiamo’ libro conoscitivo’.
Mi spiego, un libro conoscitivo è quel manoscritto che riesce a creare una connessione con il pensiero dell’autore e quello del lettore, lascia trapelare fulchi di parole che seguono un unico concetto, in questione è quello del 
“mai controcuore”
<< Nessuna storia è mai perfetta e c’è sempre qualcosa che dobbiamo essere disposti a perdere di noi stessi per poter poi trovare qualcosa di più grande e ancora sentirci a casa. >>

Un insieme di parole che fanno riflettere sull’argomento predominante, l’amore del protagonista verso la sua anima gemella, il quale lo accompagniamo in un viaggio interiore ed esteriore per tutta la durata del libro.
Lo stile di scrittura di Bisotti è molto chiaro, vi è l’assenza di distinzione tra registri narrativi, tutti i personaggi si appropriano di un unico metodo di linguaggio e questo porta a pensare di leggere un vero e proprio monologo ma non è affatto così.
A spiccare di più in questo libro sono proprio quelle frasi, quasi aforismi, dal sapore psicologico e filosofico, mentre la storia passa in secondo piano.

<< Nel momento in cui scegli di non dare, togli essenzialmente amore a te, ancor prima che alla persona da cui ti allontani. >>

Bisotti riesce a entrare nella mente di qualsiasi lettore, perché tutti possono immedesimarsi in una delle esperienze che vengono descritte con
 davvero tanta intensità. Questo però, a mio parere e secondo il mio gusto personale, toglie molto alla storia, che non sembra spontanea,
 ma un po’ costruita, ed è un peccato. 
Tuttavia non si può dire che i personaggi non siano approfonditi psicologicamente.
 Non aggiudico la colpa di averci messo tanto nella lettura allo scrittore o al libro in sè perchè non è così, anzi è un manoscritto molto fluido e scorrevole. 
In riferimento alle parole dette precedentemente, il muro tra le mie mani persiste ancora, è una schiera di parole e pensieri che ti fanno riflettere e che inevitabilmente porti con te anche dopo aver sfogliato l’ultima ruvida pagina.
Le mie considerazioni finali, lo consiglio? Assolutamente sì, ma badate bene, non sempre si è pronti a leggere la verità.



[Miriam]

Commenti